Negli ultimi anni il Brasile è stato uno dei pochi Paesi al mondo ad avere una crescita economica, al contrario di quello che invece succede ormai da anni nella vecchia Europa, in crisi e recessione. Trasferendo il discorso al nostro Paese, in Italia le piccole e medie imprese sono quelle che hanno portato sempre avanti gran parte dell’economia nazionale, ma allo stesso modo sono quelle che in questi anni di crisi sono state maggiormente colpite e molte anche costrette a chiudere perchè impossibilitate ad andare avanti, causa soprattutto la forte tassazione italiana. Ma che succede invece in Brasile? Il 2012 è stato per il Paese verdeoro non eccellente, con una esigua crescita dello 0,9%, ma comunque sempre positivo. Sembra, però, che il 2013 sia iniziato con prospettive maggiormente ottimistiche. Infatti, da un recentissimo studio fatto dal Sebrae a partire dai dati raccolti dal Ministero del Lavoro brasiliano, si evince che le micro e piccole aziende fino a quattro dipendenti sono responsabili di circa l’86% dei 118.895 posti di lavoro creati in Brasile solo nel mese di gennaio 2013. Queste piccole imprese hanno di fatto aperto oltre 102.000 posti di lavoro regolarmente registrati, contribuendo altresì a dare ulteriore slancio all’economia brasiliana. Per il direttore tecnico del Sebrae, Carlos Alberto Santos, l’ottima performance raggiunta a gennaio è frutto dell’aumento del livello di attività in questo settore, nonchè dell’aumento del reddito della popolazione e l’aumento di offerta di credito da parte di banche e governo. Soprattutto queste due ultime voci starebbero dando vigore al consumo interno, con un indiscusso beneficio per i piccoli affari, movimentati dal flusso di turisti brasiliani ed anche stranieri.
Tutto questo basterà a dare una nuova accellerata all’economia brasiliana? Probabilmente si, ma aspettiamo di vedere cosa succederà nei prossimi mesi.